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Prorogati al 2026 i termini per la formazione e la certificazione della parità di genere: ecco cosa cambia

Scritto da Joseph Zambito

Parità di genere e formazione: nuovo calendario per le imprese

Con il Decreto del 24 marzo 2025, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 95 del 24 aprile 2025, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, ha stabilito la proroga ufficiale di 12 mesi dei termini indicati nel Decreto interministeriale del 18 gennaio 2024.

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Questa modifica normativa impatta in maniera diretta sulle attività formative propedeutiche alla certificazione della parità di genere e rappresenta un’opportunità concreta per tutte le imprese interessate a promuovere l’uguaglianza di genere in modo strutturato e certificato.

Nuove scadenze: conclusione e rendicontazione degli interventi

📅 Scadenza per la conclusione delle attività formative

Il nuovo termine per completare le attività di formazione finalizzate alla certificazione della parità di genere è fissato al:

➡️ 30 giugno 2026

Questa proroga consente agli enti di formazione e alle imprese di organizzare con maggiore flessibilità percorsi didattici, workshop e azioni di sensibilizzazione, rispettando al contempo gli standard qualitativi richiesti.

📄 Scadenza per la rendicontazione degli interventi

Anche il termine per la rendicontazione degli interventi formativi è stato spostato, slittando al:

➡️ 31 dicembre 2026

Ciò consentirà una gestione più ordinata e puntuale delle fasi amministrative, in coerenza con le tempistiche previste per il rilascio della certificazione.

Perché investire nella certificazione della parità di genere

La certificazione della parità di genere non è solo un adempimento normativo, ma uno strumento strategico che consente alle imprese di:

  • migliorare la propria reputazione aziendale;

  • accedere a premialità nei bandi pubblici;

  • rafforzare la diversità e l’inclusione nei luoghi di lavoro;

  • attrarre talenti e consolidare la responsabilità sociale d’impresa.

Grazie a questa proroga, le imprese italiane avranno più tempo per avviare o rafforzare percorsi di formazione interna, promuovere la leadership femminile, e adottare buone pratiche in tema di equità retributiva e conciliazione vita-lavoro.

Chi può beneficiare della proroga

La proroga interessa tutte le organizzazioni pubbliche e private che hanno attivato o intendono attivare interventi coerenti con quanto previsto dal Decreto del 18 gennaio 2024, tra cui:

  • imprese di ogni dimensione;

  • enti di formazione accreditati;

  • consulenti del lavoro e professionisti HR;

  • organismi di certificazione e associazioni datoriali.

Come adeguarsi alle nuove scadenze

È fondamentale che i soggetti coinvolti provvedano a:

  1. Riprogrammare le attività formative secondo il nuovo cronoprogramma;

  2. Aggiornare la documentazione progettuale e rendicontativa;

  3. Monitorare costantemente eventuali ulteriori indicazioni ministeriali o linee guida attuative.

Per garantire la corretta implementazione delle attività, si consiglia di avvalersi di supporto tecnico-specialistico e di utilizzare strumenti digitali per la gestione e la tracciabilità dei percorsi formativi.

Priorità strategiche del PNRR

La proroga concessa rappresenta un’occasione preziosa per consolidare le politiche aziendali in materia di gender equality e per aderire a un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo, in linea con le priorità strategiche del PNRR e dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

Le imprese che desiderano distinguersi nel mercato non possono più ignorare l’importanza della certificazione della parità di genere: agire oggi significa costruire un domani più equo e competitivo.

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Joseph Zambito

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