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Reddito alimentare, firmato il decreto attuativo

Scritto da Joseph Zambito
​Adottato il Decreto n. 78 del 26 maggio 2023 che stabilisce i presupposti per la sperimentazione triennale del Reddito alimentare, un sostegno in più per chi è in situazione di povertà assoluta e per combattere lo spreco di cibo. Il Decreto firmato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone è ora al vaglio degli organi competenti.
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Con il Dm si definiscono le modalità attuative della misura, la platea dei beneficiari e come destinare le risorse finanziarie (1,5 milioni di euro nel 2023 e 2 milioni annui dal 2024), integrative di quelle già previste dal Programma Nazionale “Inclusione e lotta alla povertà 2021-2027“. La sperimentazione, che verrà attuata presso alcuni comuni capoluogo di città metropolitana individuati in Conferenza Unificata, prevede che i prodotti invenduti dei negozi – perché non idonei alla vendita a causa di confezioni rovinate o prossime alla scadenza – siano distribuiti gratuitamente sotto forma di pacchi alimentari, anche attraverso gli enti del Terzo Settore.

Questo nuovo strumento si affianca alle altre iniziative di distribuzione di beni alimentari per contrastare l’indigenza grave. Dal Fondo nazionale presso il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, al Programma PO I FEAD per il periodo 2014-2020, fino al nuovo PN Inclusione e lotta alla povertà 2021-2027.

Per ulteriori informazioni consulta anche questa notizia del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.


​Firmato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali il Decreto n. 78 del 26 maggio 2023, che dà attuazione al Reddito alimentare, un nuovo sostegno introdotto dalla Legge di Bilancio 2023 (art. 1, commi 434 e 435) per coloro che si trovano in situazioni di povertà assoluta e per combattere lo spreco di cibo.

Il provvedimento sarà ora sottoposto al controllo degli organi competenti ed entrerà in vigore dopo 15 giorni dalla pubblicazione sul sito internet del Ministero – sezione Pubblicità legale. Della sua adozione verrà dato avviso sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

Si tratta di un nuovo tipo di aiuto che consiste nella distribuzione gratuita alle persone in condizione di povertà assoluta, anche tramite gli enti del Terzo Settore, di pacchi alimentari realizzati con i prodotti invenduti dei negozi della distribuzione alimentare, in quanto non idonei alla vendita, ad esempio a causa delle confezioni rovinate o perché prossimi alla scadenza.

Il Decreto definisce le prime modalità attuative della misura e le forme di coinvolgimento degli enti del Terzo settore. È stato redatto a seguito di incontri con le parti istituzionali coinvolte (prevalentemente Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, AGEA e ANCI) e con il partenariato (Tavolo per la lotta agli sprechi e per l’assistenza alimentare e Organizzazioni partner nazionali del programma FEAD).

Si prevede una sperimentazione di 3 anni presso alcuni comuni capoluogo delle città metropolitane, individuati a seguito di intesa in Conferenza unificata.

Seguirà un avviso pubblico non competitivo, a cura della Direzione generale per la lotta alla povertà e per la programmazione sociale, utile alla presentazione dei progetti da parte dei suddetti comuni e alla definizione delle caratteristiche di sviluppo della applicazione funzionale al tracciamento dei beni, necessaria a permettere agli esercizi commerciali aderenti all’iniziativa, che donano l’invenduto, l’accesso ai benefici previsti dalla legge n. 166 del 2016 (Disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi).

Questo nuovo strumento si colloca in un contesto dove la grave indigenza è già affrontata attraverso la distribuzione di beni alimentari: a partire dal Fondo nazionale presso il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, al Programma PO I FEAD per il periodo 2014-2020, per finire con una fetta importante del nuovo PN Inclusione e lotta alla povertà 2021-2027, dove esiste un obiettivo specifico dedicato rispetto al quale l’Accordo di partenariato ha stabilito anche un principio di concentrazione tematica.

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Joseph Zambito

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