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Graduatorie GPS 2024/26: i titoli da dichiarare

Scritto da redazione

Si fa il conto alla rovescia per la pubblicazione delle domande per l’aggiornamento delle graduatorie che, da ultime news, pare dover avvenire proprio in questi giorni tra il 15 ed il 20 aprile. Ma vediamo insieme cosa occorre agli insegnanti o ai futuri aspiranti per la compilazione della domanda.

La domanda di inserimento, aggiornamento, trasferimento, per una o più GPS, si presenta – a pena di esclusione – per una sola provincia. L’istanza va inoltrata, esclusivamente in modalità telematica, a partire dalle ore 12.00 del giorno di pubblicazione dell’OM 2024/26 sul Portale Unico del reclutamento e sino alle ore 23.59 del diciannovesimo giorno successivo a quello di apertura delle istanze.

Per accedere alla compilazione della domanda è necessario essere in possesso delle credenziali SPID o CIE, nonché essere abilitati al servizio “Istanze on line”.

Quando e come si deve presentare la domanda

Per accedere alla compilazione della domanda per l’aggiornamento delle GPS è necessario essere in possesso delle credenziali SPID o CIE ed essere abilitati al servizio “Istanze on line”.

Requisiti d’accesso

Come riportato nell’articolo approfondimento di Orizzonte Scuola, ciascun candidato dichiara nella domanda:

  1. il possesso dei requisiti generali e l’assenza di condizioni ostative alla partecipazione alla procedura;
  2. di essere fisicamente idoneo allo svolgimento delle funzioni proprie del personale docente o educativo per i distinti ruoli;
  3. le eventuali condanne penali riportate (anche se sono stati concessi amnistia, indulto o condono) e gli eventuali procedimenti penali pendenti in Italia e/o all’estero. Tale dichiarazione deve essere resa anche se negativa, a pena di esclusione dalla procedura;
  4. il comune nelle cui liste elettorali è iscritto ovvero i motivi della mancata iscrizione o cancellazione dalle liste medesime, nonché l’indirizzo, comprensivo di codice di avviamento postale, il numero telefonico, nonché il recapito di posta elettronica ordinaria o certificata presso cui chiede di ricevere le comunicazioni relative alla procedura. L’aspirante si impegna a far conoscere tempestivamente, tramite il sistema telematico, ogni eventuale variazione dei dati sopra richiamati;
  5. i titoli di accesso richiesti, conseguiti entro la data di scadenza del termine stabilito per la presentazione della domanda, con l’esatta indicazione delle istituzioni che li hanno rilasciati;
    i titoli valutabili di cui alle tabelle allegate all’ordinanza ministeriale;
  6. di aver preso visione dell’informativa sul trattamento dei dati personali ai sensi del Regolamento 2016/679/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati) e del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196;
  7. di essere iscritto nelle liste del collocamento obbligatorio, di cui all’articolo 8 della legge n. 68 del 1999, in quanto disoccupato alla scadenza dei termini per la presentazione della domanda (tale dichiarazione va effettuata dai soli candidati che fruiscono della riserva di posti ai sensi della citata legge). Coloro che non possono produrre il certificato di disoccupazione poiché occupati con contratto a tempo determinato alla data di scadenza della domanda, indicheranno la data e la procedura in cui hanno presentato in precedenza la certificazione richiesta.

Relativamente al punto 5 si precisa che:

  • è prevista un’eccezione riguardo al conseguimento del titolo d’accesso per la prima fascia; infatti, possono inserirsi  – si legge nell’articolo – con riserva nella predetta I fascia coloro che conseguono l’abilitazione o la specializzazione sul sostegno (costituenti appunto titoli di accesso) entro il 30 giugno 2024. La riserva è sciolta negativamente qualora il titolo non venga conseguito entro la predetta data, determinando l’inserimento dell’aspirante nella fascia spettante sulla base dei titoli effettivamente posseduti;
  • qualora il titolo di accesso sia stato conseguito all’estero e già riconosciuto in Italia, devono essere indicati anche gli estremi del provvedimento di riconoscimento del titolo medesimo;
  • qualora il titolo di accesso sia stato conseguito all’estero ma sia stato ancora riconoscimento in Italia, si deve dichiarare di aver presentato la relativa domanda all’Ufficio competente per poter essere iscritti con riserva di riconoscimento del titolo. L’inserimento con riserva non dà diritto all’individuazione in qualità di avente titolo alla stipula di contratto; in attesa dello scioglimento della riserva, l’aspirante è inserito in graduatoria nella fascia eventualmente spettante sulla base dei titoli posseduti pleno iure (quindi prima fascia con riserva e a pieno titolo nella seconda).

Titoli e servizi

Per chi si inserisce per la per la prima volta, vanno dichiarati tutti i titoli e servizi di cui sono in possesso entro la data ultima di presentazione delle domande; chi è già incluso/a in graduatoria dichiarerà i soli titoli e servizi conseguiti dopo il 31 maggio 2022 – termine ultimo di presentazione delle domande di aggiornamento delle GPS 2022/24 – ed entro la data ultima di presentazione delle domande per il biennio 2024/26, nonché i titoli e servizi già posseduti, ma non presentati entro la succitata data del 31 maggio 2022 (vanno invece nuovamente dichiarati le situazioni soggette a scadenza, quali ad esempio le preferenze, anche nel caso di sola permanenza).

Quali titoli presentare

Gli aspiranti dichiarano nella domanda tutti i titoli posseduti di cui chiedono la valutazione, senza produrre certificazione alcuna. Ci sono poi alcune eccezioni, poiché alcuni titoli non possono essere solo dichiarati ma vanno anche presentati, a pena di esclusione. Ecco quali:

  • titoli di studio conseguiti all’estero;
  • dichiarazione di valore del titolo di studio conseguito all’estero per l’insegnamento di conversazione in lingua straniera;
  • servizi di insegnamento prestati nei Paesi dell’Unione Europea ovvero in altri Paesi

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