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Contratti pubblici: al via il nuovo Codice degli appalti

Scritto da Joseph Zambito

Con il dlgs 36/2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 31 marzo scorso, entra in vigore dal 1° aprile 2023 il nuovo codice degli appalti che sarà pienamente operativo dal 1 luglio.

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L’innovazione di fatto più rilevante del nuovo Codice può essere sicuramente individuata nell’estensione della digitalizzazione a tutte le fasi dell’appalto, normalmente identificate come programmazione, progettazione, pubblicazione, affidamento ed esecuzione. Nella precedente normativa la digitalizzazione riguardava unicamente le procedure di scelta del contraente. Anche le stazioni appaltanti avranno l’obbligo di gestire i loro dati attraverso piattaforme aperte interoperabili (BIM). A questo aspetto il Codice appena entrato in vigore dedica l’intera parte II.

Altra forte innovazione riguarda la formulazione di numerosi criteri generali enunciati in forma di principi ispiratori delle azioni da svolgersi nel corso dell’intero appalto. Tra quelli degni di menzione troviamo il principio del risultato, che le stazioni appaltanti devono perseguire come interesse pubblico, e il principio della fiducia nell’azione legittima della P.A. e dei suoi funzionari. Meritevole di nota anche il principio di conservazione dell’equilibrio contrattuale, in forza del quale, ad esempio, le situazioni e i fatti imprevedibili che modifichino i termini contrattuali possono legittimamente portare alla rinegoziazione, in modo da ripristinare l’originario equilibrio.

La definizione di tali criteri disegna in maniera esemplare la forza innovativa di tale nuovo Codice e marca decisamente la distanza concettuale con i precedenti, basati essenzialmente sul richiamo a linee guida esterne al codice stesso o su regolamenti attuativi.

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Joseph Zambito

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